Una Missione Impossibile
Esiste un carcere più intimidatorio di Alcatraz? Questa prigione di massima sicurezza è stata costruita su un'isola remota con lo scopo di detenere e isolare gli individui più terrificanti e pericolosi del mondo. È stato il luogo di detenzione dei truffatori più esperti e dei criminali più violenti in America.
Sembra incredibile che ben tre detenuti siano riusciti ad evadere da questa prigione di massima sicurezza – per non parlare del fatto che siano riusciti a uscire vivi dalle gelide acque che la circondano. I registri ufficiali riportano la morte dei tre detenuti durante la traversata – ma una lettera ricevuta dalle autorità di recente li ha obbligati a riaprire il caso.
Frank Morris Lee
L'uomo dietro a questo piano, la mente che ha ideato tutto, si chiamava Frank Lee Morris. Nel mondo dei criminali era un portento: esperto, intelligente, abile e ingegnoso. La sua vita non è stata facile e, fin dall'infanzia, ha dovuto imparare a cavarsela da solo. A soli 11 anni è rimasto orfano. Un'infanzia così turbolenta ha un'alta probabilità di generare un disturbo nell'individuo– lui era una testa calda, condannato a soli 13 anni.
Data la sua mente geniale, questo giovane sarebbe stato destinato a grandi cose. Il destino ha voluto altrimenti e, invece di diventare famoso per una scoperta eccezionale, è noto come la mente dietro la Grande Fuga di Alcatraz!
Non Era Un Novellino
Frank Lee Morris è stato detenuto in diversi penitenziari nella nazione dopo una serie di piccoli crimini in età adolescenziale. È stato trasferito di prigione in prigione finché non è giunto al "Penitenziario di Stato della Louisiana", spesso ribattezzato "l'Alcatraz del Sud."
Lee Morris è riuscito ad evadere quando avrebbe dovuto scontare una pena di dieci (10) anni in seguito a una rapina in banca. Per lui potrebbe essere stato solo un modo di far pratica, dopo un intero anno passato a cercare di eludere la legge. Infine è stato ricatturato e mandato presso la rinomata Alcatraz, e questa storia parte da lì. Preparatevi ad un'incredibile - e reale - avventura.
I Fratelli
Dopo essere stato portato ad Alcatraz, nota anche come "La Roccia", Frank Lee Morris ha incontrato due fratelli che si sono uniti a lui nel fare squadra. I fratelli in questione sono Clarence e John Anglin. I tre uomini, in seguito, avrebbero unito le forze con un altro individuo di nome Allen West formando una squadra di quattro persone.
I fratelli inizialmente si trovavano in Georgia, ma si sono trasferiti in Florida per seguire i genitori e il loro lavoro. Hanno avuto un'infanzia nella norma – i quattro erano soliti andare a raccogliere ciliegie ogni estate.
Il Legame Tra I Due Fratelli
Clarence e John Anglin erano estremamente legati e riservati, e il loro rapporto si è solidificato durante la crescita. Viaggiavano spesso fino al Michigan assieme alla famiglia per raccogliere le ciliegie. Durante questi viaggi, il loro legame non faceva che crescere e si dilettavano nel nuoto presso i laghi del Michigan - attività che, in seguito, si sarebbe rivelata molto utile.
Entrambi avevano un lato oscuro e nel 1956 sono stati arrestati per una rapina in banca. Tuttavia, questo non sarebbe stato l'unico arresto dei fratelli, come scopriremo avanzando nella storia.
Prima Di Frank Lee Morris
I fratelli Anglin avevano un buon carico di misfatti quando sono giunti assieme agli altri detenuti sulla "Roccia." Hanno cercato di evadere dal Penitenziaro di Atlanta diverse volte, senza successo. Le loro continue ribellioni hanno segnato il loro trasferimento ad Alcatraz, dove hanno incontrato il resto della "squadra."
Una volta formata la squadra di quattro persone, erano pronti a intavolare il piano dei piani – evadere dalla prigione più sicura del mondo. Insieme, la squadra contava un notevole bagaglio di esperienza su come eludere le guardie ed evadere dalle celle.
Il Piano
Il piano era piuttosto semplice: uscire dal carcere e nuotare fino a riva. Almeno, era semplice in teoria. Nella pratica sarebbe stato quasi impossibile. Come abbiamo accennato, 36 detenuti erano già morti nel tentativo di eseguire le medesime azioni – perché stavolta sarebbe stato diverso?
Per riuscirci, avrebbero dovuto mettere insieme la loro esperienza sul campo e giocare a carte scoperte, guadagnandosi un altissimo livello di lealtà e fiducia tra i vari membri della squadra. Sapevano che le probabilità di successo sarebbero state infime, ma c'era una sottile possibilità di riuscita che erano del tutto intenzionati a sfruttare.
L'Inizio
Curiosamente, tutti e quattro i detenuti erano stati reclusi presso il "Penitenziario di Atlanta" prima del loro arrivo ad Alcatraz, e questo potrebbe spiegare l'immediata fiducia che hanno provato l'uno nei confronti dell'altro durante la stesura del piano. È possibile che, provenendo dallo stesso quartiere (per intenderci, dalla stessa ex prigione), si ritenessero amici o che addirittura si conoscessero prima di arrivare in California.
I quattro uomini sono stati collocati in celle attigue e hanno avuto molto tempo per progettare la loro famosa fuga. Per far sì che il piano avesse successo, avrebbero dovuto mettere insieme tutto il loro intelletto e qualsiasi risorsa a loro disposizione.
Raccogliere L'Equipaggiamento Di Base
Come avrebbero fatto a raccogliere le risorse necessarie, trovandosi confinati tutto il giorno in una cella? Fortunatamente per loro, la prigione era anche un luogo di lavoro. I detenuti avevano la possibilità di guadagnarsi "da vivere" lavorando per l'esercito americano e confezionando abiti, equipaggiamento o scarpe.
Queste opportunità hanno offerto loro un numero significativo di risorse da cui, grazie alla loro intelligenza e creatività, avrebbero potuto attingere per mettere in atto il piano! Dato che tutti e quattro erano stati mandati ad Alcatraz per crimini non violenti, le guardie non sembravano particolarmente interessate a loro e i detenuti sono riusciti a mantenere un profilo basso, senza farsi notare.
Gli Oggetti
I quattro hanno gradualmente messo in moto il loro piano. Bisogna dargliene atto: il piano richiedeva un gran quantitativo di abilità, pazienza e intelligenza per poter raccogliere le risorse necessarie ed essere attuato con successo.
Sapevano che, una volta lasciate le celle, la loro assenza sarebbe stata immediatamente notata. Si sono adoperati per creare dei fantocci a dimensione reale da sistemare nei letti una volta evasi. Serviva anche una via di fuga sicura per uscire dalle celle e dall'isola. Le guardie, ai tempi, non erano gentili come quelle di oggi – se li avessero colti sul fatto, li avrebbero freddati sul posto.
Camuffarsi
Ogni membro della squadra ha dovuto farsi carico di diversi compiti per poter rendere efficace il piano. I fratelli Anglin, ad esempio, si sarebbero dovuti occupare delle teste dei fantocci per tutti e quattro i detenuti. Frank Lee Morris era responsabile di altri dettagli.
Nel creare la testa hanno usato sapone, cera, veri capelli reperiti presso i barbieri del carcere e carta igienica. Morris ha dedicato la maggior parte del proprio tempo alla creazione di uno strumento da poter gonfiare come un gommone, e dei giubbotti di salvataggio. Erano ingranaggi in moto, tutti orientati verso il solito scopo.
Come Delle Talpe
Ogni notte, all'incirca dalle 17,30 fino alle 21, tutti loro scavavano la roccia nelle rispettive celle per riuscire a farsi strada verso l'impianto di ventilazione. Quando nessuno li guardava, spostavano la grata e iniziavano a grattare la roccia usando dei cucchiai trafugati o pezzi di legno raccolti durante le ore lavorative.
Questa sarebbe stata la parte più lunga del piano, dato che ci sarebbero volute settimane - se non mesi - per riuscire a consumare la roccia senza farsi notare e rimuoverne i detriti. Si dedicavano all'attività diverse ore al giorno.
Ecco La Buona Notizia!
Fortunatamente per loro, già negli anni '60 Alcatraz era un edificio vecchio e fatiscente. Quando i detenuti si facevano la doccia e lavavano le stoviglie, l'acqua salata scorreva attraverso i tubi e nel corso del tempo li aveva danneggiati. Questo ha portato a delle perdite d'acqua nei muri e, di conseguenza, nel loro ammorbidirsi.
Sono stati così fortunati da capirlo e approfittandosene, scavando nei punti in cui quest'azione si rivelava più semplice. Col passare del tempo, trovare punti deboli nell'edificio è diventato sempre più facile per loro, dato che le solide mura erano corrose dal sale. Oggi le prigioni sono ben diverse.
Il Rumore
Vi starete chiedendo come abbiano fatto a mascherare il rumore, giusto? Negli anni '60, i detenuti avevano il permesso di ascoltare la musica nelle proprie celle ogni giorno per via della legge sulla riforma delle carceri. Hanno sfruttato quest'opportunità a loro vantaggio. Frank Lee Morris, ogni sera, suonava la propria armonica coprendo i rumori dei suoi compagni che scavavano.
Avrebbe continuato a suonare sempre più forte ogni notte, mentre la squadra scavava sempre più in profondità. Dev'essere stato fastidioso per gli altri detenuti, ma probabilmente era l'ultima delle loro preoccupazioni. C'era un corridoio non sorvegliato in cui i tubi scorrevano lungo il muro.
Il Labirinto
Il corridoio dietro alle celle era, fondamentalmente, un'area non sorvegliata per i prigionieri. Una volta eliminato il giusto numero di mattoni nelle rispettive celle e assicuratisi che l'apertura fosse sufficientemente larga per arrampicarsi, avrebbero potuto raggiungere il corridoio e arrampicarsi fino alla cima.
Dopo essersi arrampicati sui tre (3) piani che li avrebbero portati fino al tetto, sarebbe arrivato il momento di pregare. Una volta giunti sulla sommità dell'edificio, per poter accedere al tetto avrebbero dovuto aprire una delle botole. Hanno iniziato ad adoperarsi per i propri piani dopo aver scoperto che una delle botole non era cementata.
Uno Spazio Ristretto
Nel maggio del 1962 i fratelli Anglin, assieme a Frank Lee Morris, erano pronti ad evadere dalle rispettive celle passando per i muri. Le aperture create durante quei mesi erano appena sufficienti al loro passaggio, ma era tutto ciò di cui necessitavano per attuare il piano di fuga.
Cucendo e incollando diversi impermeabili hanno creato una zattera e dei giubbotti salvataggio. Per completare il piano sono stati necessari 50 impermeabili. Ciascuno di essi sarebbe stato indispensabile, altrimenti sarebbero annegati in mare.
Il Segnale Magico
A questo punto, tre dei quattro detenuti erano pronti a fuggire ma dovevano aspettare Allen West, che era ancora alle prese col muro della propria cella. Nella sua cella, le mura erano più ostiche e ha avuto difficoltà nello stare al passo col resto della squadra.
Due mesi dopo, a giugno, era pronto. Ha dato il segnale al resto della squadra ma, a quel punto, è successo qualcosa che avrebbe fatto sprofondare il piano nel caos.
1, 2, 3 VIA! Pronti, Attenti e Via!
Nessuno era mai riuscito a sopravvivere da una fuga da Alcatraz: sarebbero stati i primi, o si sarebbero aggiunti a una lunga lista di detenuti che avevano tentato la fuga e non erano sopravvissuti per raccontarlo.
La vita ad Alcatraz non era, in fondo, meglio della morte. Hanno messo a repentaglio le proprie vite, pronti ad affrontare i pericoli del loro piano di fuga. Equipaggiati col necessario e carichi di adrenalina, hanno messo in posizione i fantocci e si sono preparati ad andare.
Il Primo Ostacolo
Morris e i fratelli Anglin sono riusciti a passare attraverso le cavità che avevano creato ma Allen, il quarto membro della squadra, si è trovato in difficoltà. Aveva progettato un buco delle dimensioni corrette, ma qualcosa è andato storto. Dopo averlo atteso per mesi perché avesse modo di finire di scavare il buco nella propria cella, gli altri tre membri della squadra erano divenuti impazienti.
Dopo ore passate a tentare di assisterlo e farlo passare, hanno deciso di andare via senza di lui. Non possiamo immaginare come si sia sentito: tutto quel duro lavoro per poi essere lasciato indietro dai suoi compagni? Si era salvato da morte certa o si era appena condannato per la vita?
Uno In Meno...
Anche per gli altri tre detenuti dev'essere stato difficile lasciare indietro uno della squadra, che ormai era unita come un gruppo di fratelli. È stata la prima di diverse difficoltà che avrebbero incontrato. Senza West, la zattera avrebbe dovuto trasportare meno peso rendendo più probabile la riuscita della fuga via mare.
Dopo aver deciso di lasciare indietro West, i fratelli e Morris hanno iniziato ad arrampicarsi lungo i dieci (dieci) metri di tubature che li avrebbero portati al tetto, seguendo il percorso verso la botola non cementata. Sarebbe stata nelle stesse condizioni?
Andare Giù
I fratelli Anglin e Frank Lee Morris sono arrivati al soffitto senza particolari intoppi. L'adrenalina deve averli caricati al punto di riuscire a portarli fino alla cima, a ben 30 metri di altezza. Erano motivati e in continuo movimento–se fossero caduti a quel punto, sarebbero morti per niente.
Hanno resistito e sono scesi dall'altro lato delle tubature, all'esterno dell'edificio. Sono atterrati nell'area attigua alla zona docce e sono passati attorno alle guardie. Una volta raggiunta la riva, avrebbero dovuto gonfiare la zattera.
Le Sirene Di Allarme Hanno Iniziato A Suonare
Da quel momento in poi, non si sarebbe più saputo niente di Frank Lee Morris e di John e Clarence Anglin. Secondo il piano, sarebbero dovuti partire per mare all'incirca verso le 23,30. La seguente mattina le guardie hanno trovato i fantocci che avevano sostituito i detenuti durante la notte e le sirene d'allarme hanno risuonato per tutta l'isola.
Gli altri detenuti non riuscivano a credere che tre di loro fossero riusciti ad evadere con successo dalla "Roccia." Non era mai accaduto prima e nessuno sapeva se i tre (3) fossero riusciti a raggiungere la riva sani e salvi o se fossero annegati durante la traversata.
È Ora Di Raggiungerli!
Avendo saputo della fuga di successo degli altri tre, Allen West ha provato a raggiungerli. Quando il buco nella sua cella è stato abbastanza ampio, si è arrampicato nella speranza di riuscire a raggiungere i tre amici dopo aver traversato il mare. Tuttavia, non aveva una zattera su cui poter navigare.
È arrivato a riva e a quel punto ha dovuto scegliere: nuotare e rischiare di morire o fare inversione e tornare nella propria cella? Immaginate di essere così vicini alla libertà tanto agognata, e così lontani da essa allo stesso tempo.
Doveva Uscirne Pulito...
Allen West ha deciso di tornare nella propria cella. Per lui, si trattava di un rischio troppo grande ed era convinto che sarebbe andato incontro a morte certa. Loro erano già andati via, chi l'avrebbe aiutato se avesse avuto bisogno di supporto durante la traversata in mare? West ha ammesso tutto alle guardie nei giorni successivi alla fuga, ed è così che la storia dei fuggitivi è arrivata fino a noi.
Stando a lui, il primo obiettivo da raggiungere sarebbe stato Angel Island dove avrebbero rubato degli abiti e un veicolo per poi prendere strade diverse. Le guardie avranno creduto al suo spettacolare racconto?
Il Problema
Nei 12 giorni successivi, la Polizia di San Francisco ha mantenuto la massima allerta nella speranza di trovare i tre uomini intenti a rubare un'auto. Tuttavia, sembra che quanto raccontato da Allen West non abbia avuto riscontro dato che nessun'auto è stata rubata in quella zona.
La domanda a quel punto era: gli uomini erano riusciti a raggiungere la riva sani e salvi, o era una storiella tirata su per depistare le forze dell'ordine e passare inosservati? Per le guardie presenti nel momento della fuga, era tutto troppo confuso.
Il Gelido Oceano
I loro corpi sono stati cercati in acqua, ma non sono mai stati trovati, quindi potrebbero essere riusciti a raggiungere l'altra riva. Alcuni oggetti personali che combaciavano con i loro possedimenti ad Alcatraz, invece, sono stati rinvenuti. Dei corpi non c'era alcuna traccia.
Le probabilità che i fuggitivi avessero superato la traversata erano decisamente basse. In genere, il corpo umano è in grado di sopravvivere nell'acqua gelida per circa 20 minuti prima dell'arresto totale. Dato che sull'isola si erano sempre lavati con l'acqua calda, i loro corpi non erano abituati all'acqua fredda. Questa è stata solo una delle teorie discusse.
Caso Chiuso!
L'FBI ha formalmente chiuso il caso nel 1979, dopo 17 anni. Hanno dato per assodato che i prigionieri fossero annegati nelle acque attorno alla Baia di San Francisco - nonostante non avessero ritrovato i corpi, non c'era alcun indizio sul loro aver raggiunto la costa.
La polizia federale degli Stati Uniti, tuttavia, continuano a mantenere l'allerta su una loro eventuale comparsa. Nel 2009, il Vice Sceriffo ha informato NPR di come "La polizia federale non sia nota per arrendersi prima di aver trovato i ricercati." Tuttavia, non è mai stato scoperto niente.
Il Sistema Attuale
Circa un mese dopo la fuga, un trasportatore ha asserito di aver visto un corpo a 17 miglia dal Golden Gate Bridge. Sostiene che il corpo indossasse abiti identici a quelli degli evasi da Alcatraz. Tuttavia, la segnalazione è giunta in ritardo e il corpo non è mai stato visto. Potrebbe essere stato un altro tentativo di depistaggio?
Un gruppo di ricercatori, nel 2014, è arrivato a supporre che le correnti notturne possano aver agito in favore dei detenuti, favorendone la sopravvivenza.
A Casa Per Natale
Un documentario di History Channel trasmesso nel 2015 ha portato alla luce ulteriori prove riguardo la presunta sopravvivenza dei Fratelli Anglin. La loro famiglia ha ricevuto una cartolina natalizia da parte loro, e la calligrafia combaciava.
Esiste anche una foto, scattata nel 1975 in Brasile, che mostra due uomini. La maggior parte degli esperti forensi si trova d'accordo sul fatto che siano i due fratelli. Sorprendentemente, sembra che siano riusciti ad arrivare in Brasile senza farsi notare e che continuino a vivere le proprie vite lontani dalla polizia americana.
L'Ultima Confessione
C'è un'altra prova che porterebbe a pensare che i fratelli Anglin siano sopravvissuti. Il loro fratello Robert, sul letto di morte, ha confessato di essere stato in contatto con loro tra il 1963 e il 1987 e di aver successivamente perso ogni via di comiunicazione.
Gli altri membri della famiglia hanno deciso di non cercare i fratelli. Essendoci un'investigazione dell'Interpol in atto, trovarli li avrebbe portati ad essere catturati e puniti per la fuga, senza dubbio - non era ciò che desiderava la loro famiglia.
La Lettera Che Ha Cambiato Tutto
Nel gennaio del 2018 è stata resa nota la presenza di una lettera, che si pensa sia stata inviata da John Anglin, in possesso del Dipartimento di Polizia Di San Francisco dal 2013. L'FBI ha ufficialmente riaperto il caso ed è concentrata e determinata sul trovare e catturare almeno uno dei tre fuggitivi.
Non sappiamo perché l'FBI non abbia saputo niente della lettera per cinque anni dopo la sua comparsa, ma questo porta il caso a circondarsi di ulteriore mistero. In ogni caso, le informazioni contenute nella stessa si sono rivelate scioccanti anche per coloro che non credevano nella riuscita dei fuggitivi.
Un'Ultima Confessione?
La lettera riporta dettagli molto riservati riguardo la fuga dei detenuti. C'è scritto "il mio nome è John Anglin. Nel giugno del 1962 sono fuggito da Alcatraz con mio fratello, Clarence, e Frank Morris. Ho 83 anni e sono malato. Ho il cancro."
"Sì, tutti noi siamo riusciti a salvarci quella notte, ma ci è mancato poco! ... Frank è morto nell'ottobre del 2008. La sua tomba si trova in Argentina, sotto falso nome. Mio fratello è venuto a mancare nel 2011." Quindi dove viveva John nel 2013?
Dove Viveva?
Chi ha scritto la lettera affermando di essere John Anglin, ha rivelato la propria posizione negli anni successivi alla fuga. Scrive, "Questa è la pura verità. Posso dirvi che per sette (7) anni ho vissuto a Minot, in Nord Dakota, e un anno a Fargo [Nord Dakota] ."
La BBC ha analizzato alcune delle parti illeggibili contenute nella lettera e si pensa che abbia passato gran parte degli anni successivi alla fuga a Seattle, Washington.
Le Ultime Richieste
Sorprendentemente, nella lettera afferma di vivere nel Sud della California – a pochi km dal luogo della fuga! Potrebbe significare che uno dei geni dietro la fuga più grandiosa della storia sia sempre stato sotto gli occhi di tutti?
Afferma candidamente di trovarsi in un pessimo stato di salute e chiede assistenza. Ha cercato di ottenere supporto medico, nonostante ciò significasse dover tornare in prigione per il resto della vita. Le forze dell'ordine hanno acconsentito a questo strano accordo?
Fare Un Patto
Nel finale della lettera, ha concluso: "Se farete un annuncio televisivo promettendo che andrò in carcere per massimo un anno e otterrò cure mediche, vi riscriverò per farvi sapere dove mi trovi. Non è uno scherzo..."
Tuttavia, prima che si potessero prendere decisioni riguardo un accordo nelle condizioni espresse dalla lettera, c'era bisogno di eseguire degli esami forensi per determinare che si trattasse davvero di John. Perché un anziano, alla fine della propria vita, dovrebbe cercare di rientrare in prigione?
C'era Bisogno Di Autenticarla
L'FBI ha analizzato approfonditamente la lettera in cerca di tracce di DNA. Hanno analizzato la calligrafia e controllato la presenza di impronte digitali. Le ultime notizie hanno avuto un gran clamore mediatico.
Una stazione locale chiamata CBS KPIX ha pubblicato la lettera e dichiarato che ogni tentativo di analizzarla sia stato inconcludente. Gli esperti non sono riusciti a comprendere se la risposta dell'FBI implicasse un chiaro risultato o meno – nessuno sapeva la verità con assoluta certezza.
99 Problemi
La Polizia Federale statunitense ha asserito che ci sia una possibilità che gli uomini siano sopravvissuti alla fuga, pur non essendo state reperite prove a riguardo. Tuttavia, secondo le loro dichiarazioni ufficiali, credono che la lettera sia un falso.
Presumibilmente le indagini non verranno richiuse finché non ci saranno delle chiare prove a supporto della tesi che siano morti o fino al raggiungimento dei 99 anni dei fuggitivi. In questo modo, non verranno spesi soldi e risorse alla ricerca di persone probabilmente morte. Ad oggi, non sono mai state rinvenute prove a sostegno del fatto che siano sopravvissuti - e nemmeno del contrario.
La Prospettiva Delle Guardie
Un uomo chiamato Jim Albright ha rilasciato un'intervista "rivelatoria" ad "ABC7" nel marzo del 2018, gettando una nuova luce sul caso. Ai tempi della fuga, lavorava come guardia ad Alcatraz e dopo 55 anni ha finalmente parlato con i media dicendo che pensa che gli uomini siano annegati senza mai raggiungere San Francisco.
Ha continuato dicendo: "Dipende da che punto di vista si guardi, dal mio o da quello delle loro madri. Io credo che siano annegati, lo credo davvero." E ha ipotizzato che la lettera sia stata scritta da un uomo con un disperato bisogno di cure per il cancro.
La Verità Celata
Ad oggi, nessuno può dire con certezza se gli uomini ne siano usciti sani e salvi. Non ci sono mai state prove riguardo l'esito della fuga, mai un indizio abbastanza potente da sbilanciare l'opinione degli esperti da un lato o dall'altro. Qualora gli uomini fossero riusciti a salvarsi in quel giorno fatale e a vivere fino ad oggi, adesso avrebbero rispettivamente 86, 87 e 90 anni.
In tal caso sarebbero riusciti (ammesso che si siano salvati!) a sopravvivere per 55 anni dopo la fuga e a passare più di metà delle proprie vite come uomini liberi, sebbene latitanti. Voi cosa ne pensate?